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GARR sceglie l’open source per la cloud federata della ricerca

Pubblicato il 12 Maggio 2017

In occasione dell’OpenStack Summit 2017 appena concluso a Boston è stato annunciato un primo risultato della collaborazione tra GARR e Canonical, nota per la distribuzione Linux Ubuntu, che ha permesso di realizzare una cloud federata dedicata alla comunità della ricerca e dell’istruzione in Italia, lanciata lo scorso novembre. La piattaforma cloud è basata su un modello di architettura che permette alle organizzazioni, che fanno parte della comunità GARR, di contribuire alla cloud con le loro risorse, dando vita a nuove regioni della cloud. La soluzione adotta il framework OpenStack, e gli strumenti di amministazione MAAS e Juju di Canonical, che consentono l’automazione dei processi di installazione e gestione della cloud. Questo consente di raggiungere livelli di efficienza comparabili a quelli delle grandi cloud commerciali, pur impiegando un team ristretto di personale tecnico.

Come è stato mostrato in occasione del recente Workshop GARR 2017, grazie alle soluzioni scelte è possibile mettere in esercizio una cloud in 20 minuti e automatizzare la sua manutenzione.

Inoltre i ricercatori stessi possono lanciare applicazioni sulla cloud in modalità self-service, con pochi click su un’interfaccia grafica web, scegliendo tra le centinaia di applicazioni disponibili nel markeplace di juju e realizzate nell’ambito della vasta comunità di Ubuntu. Questa modalità rende agevole l’utilizzo di applicazioni cloud, venendo incontro alla “long tail of science”, e rivolgendosi ai ricercatori di qualunque disciplina, senza che debbano diventare esperti di tecnologie cloud. È auspicabile che questo aiuti nella transizione verso il cloud computing da parte di tutti coloro che ne sentano la necessità. “L’interesse per il cloud computing nel settore della ricerca e dell’istruzione sta crescendo in tutto il mondo e naturalmente anche in Italia” ha dichiarato Giuseppe Attardi, coordinatore al GARR del Dipartimento Calcolo e Storage Distribuito. “GARR sta applicando al cloud lo stesso modello di successo che ha visto la comunità protagonista nella costruzione della rete: stiamo creando una federazione in cui ogni attore condivide le proprie risorse piuttosto che affidarsi esclusivamente alle cloud commerciali. Per essere competitivi è necessario ricorrere all’automazione in modo estensivo per questo la nostra scelta è ricaduta su OpenStack e su strumenti come Juju. GARR stesso sta attivamente contribuendo al catalogo di applicazioni cloud, in particolare nel campo dell’e-learning, come Moodle in the Cloud e Jupyter Notebooks. La speranza è che possa svilupparsi una comunità di sviluppatori/utilizzatori in grado di scambiarsi soluzioni applicative per le molteplici esigenze della didattica e della ricerca”.

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