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Ripercorriamo la Conferenza GARR 2023 tra video, foto ed interviste

Pubblicato il 17 Luglio 2023

Sono disponibili online foto, interviste e i video completi degli interventi della conferenza che si è svolta dal 14 al 16 giugno presso il campus di Novoli dell'Università di Firenze.

L'edizione di quest'anno, incentrata sul tema "Saperi interconnessi. Infrastrutture per una scienza ad alte prestazioni", ha attirato un 'ampia partecipazione della diversificata comunità della ricerca GARR, con circa 200 persone in presenza e oltre 1500 visualizzazioni da remoto.

Per rivivere i momenti salienti dell'evento e approfondire i contenuti presentati dagli oltre 50 relatrici e relatori, la gallery comprende i video integrali degli interventi, le slide utilizzate durante le otto sessioni del programma, le interviste ad alcuni dei protagonisti e una raccolta fotografica che racconta l 'esperienza della conferenza.

I temi trattati spaziano dalle infrastrutture di ricerca alle piattaforme cloud, dall'intelligenza artificiale (AI) e il machine learning alla condivisione dei dati nel contesto della ricerca e della cultura, dai nuovi ambienti virtuali per la formazione all 'innovazione e all 'apprendimento, fino alla sicurezza informatica. Come consuetudine, gli argomenti sono stati affrontati con un approccio interdisciplinare, incoraggiando l 'interazione e la collaborazione tra diverse aree del sapere.

LE TRE GIORNATE

Mercoledì 14 giugno i lavori sono stati aperti da Claudia Battista, la Direttrice GARR, che ha introdotto il tema della conferenza "Saperi interconnessi. Infrastrutture per una scienza ad alte prestazioni", dedicato alla varietà dei progetti di ricerca portati avanti dai membri della comunità GARR e basati sullo sviluppo delle infrastrutture di rete e dei servizi digitali che verranno realizzati anche grazie ai progetti PNRR.

Dopo i saluti istituzionali della rettrice dell'Università di Firenze Alessandra Petrucci, del presidente GARR Maurizio Tira e di Elisabetta Meucci, Assessora all'Università e ricerca, protezione civile, avvocatura, anagrafe, lavori pubblici del Comune di Firenze. si sono affrontate le tematiche connesse al PNRR e alcuni dei progetti più importanti legati alle infrastrutture di ricerca.

Michele Mazzola del Ministero dell'Università e della Ricerca ha presentato un quadro generale dei finanziamenti del MUR per il rafforzamento e potenziamento delle principali infrastrutture di ricerche identificate nel PNIR. "Entro la fine di giugno" ha illustrato "avremo tutti i manager delle infrastrutture finanziate e sarà creato un tavolo per il coordinamento e lo scambio tra i progetti".

"Anche il settore del patrimonio culturale, grazie al PNRR, ha intrapreso una trasformazione digitale per il potenziamento delle banche dati e per la creazione di servizi abilitanti, sia per i professionisti del settore che per i cittadini, le imprese e il mondo delle start-up" ha riferito Laura Moro del Ministero della Cultura.

Massimo Carboni, vicedirettore GARR, ha presentato una roadmap per lo sviluppo della rete GARR per garantire la sicurezza delle infrastrutture di rete, con l 'utilizzo di tecnologie progettate nativamente e l 'adozione di nuove metriche basate sull 'intelligenza artificiale e l 'analisi dei dati.

Sono stati poi presentati i progetti legati alle infrastrutture di ricerca finanziati dal PNRR come il polo nazionale per l 'accesso ai dati e ai servizi delle infrastrutture di ricerca ambientale (progetto ITINERIS). Altri progetti presentati includono il potenziamento delle biobanche per la medicina di precisione (BBMRI), l 'aggiornamento delle reti di osservazione sismica per il monitoraggio dei vulcani, la realizzazione di un osservatorio di onde gravitazionali di futura generazione. Infine è stato presentato il progetto ICSC, uno dei cinque Centri Nazionali creati con i fondi PNRR per creare l 'infrastruttura digitale nazionale per la ricerca, basato su tecnologie HPC, HTS e Big Data. GARR, partecipa al progetto e fornisce l 'infrastruttura di rete necessaria, per consentire l 'accesso alle comunità scientifiche ed industriali.

La seconda giornata si è aperta con una panoramica di iniziative che stanno cercando di sfruttare la potenza del gemello digitale per affrontare sfide in vari settori. Fabio Castelli dell'Università di Firenze sta lavorando su un gemello digitale dei rischi idrogeologici, in grado di considerare l 'interazione tra processi naturali e antropici su diverse scale spaziali per la gestione in tempo reale dei fenomeni catastrofici.

Stefano Cacciaguerra dell'INGV ha presentato il progetto DT-GEO, che utilizza il concetto di gemello digitale per fenomeni geofisici estremi come gli hazard vulcanici. 

Samuele Pierattini dell'IT@CHA Virtual Lab dell'ENEA, sta lavorando allo sviluppo di tecnologie abilitanti per l'implementazione del gemello digitale nei beni culturali, in grado di collegare centri HPC in Italia e server di dati per consentire la conservazione e la condivisione delle risorse 3D.

Samuele Giusepponi dell'ENEA sta sviluppando la piattaforma Iemap, che raccoglie grandi quantità di dati aperti e condivisi, generati e trattati secondo i principi FAIR. Questa iniziativa si concentra sulla decarbonizzazione e sulla produzione di energie pulite.

Guido Maier del Politecnico di Milano ha presentato il progetto RESTART, finanziato con 116 milioni di euro dal PNRR, con l'obiettivo di superare la frammentazione nel settore delle telecomunicazioni in Italia.

Rossana Damiano dell'Università di Torino infine ha presentato il progetto MIRRI.IT, che si concentra sul data management per la bioscienza e la bioeconomia. Questo progetto si basa su un sistema di dati semantico ed è interoperabile con altre piattaforme del settore nell 'ottica dell'Open Science.

La mattinata si è conclusa con una tavola rotonda sulle opportunità e i rischi connessi all'Utilizzo dell'intelligenza artificiale nella ricerca scientifica, evidenziando il ruolo dell'Europa all'indomani dell'approvazione dal Parlamento UE del primo regolamento europeo per l'utilizzo dell'AI. ‘Si tratta di un primo passo' ha detto Guido Scorza, Garante della privacy. ‘Tra la fine del 2023 e i primi del 2024 entrerà in vigore il regolamento e poi ci saranno 12 mesi per l'attuazione'. Queste regole entreranno perciò in vigore nel 2025, ma nel frattempo è necessario evitare l 'autoregolamentazione del mercato e promuovere la conoscenza e l 'utilizzo corretto delle applicazioni di intelligenza artificiale.

Andrea Renda del Ceps EUI ha sottolineato che l 'approccio europeo alla regolamentazione dell'AI si concentra sugli usi significativi e mitigabili che possono causare danni. L 'AI Act definisce principi e processi per affrontare i rischi. Si sta anche discutendo dell'aggiornamento della responsabilità civile nell 'era dell'AI. Negli Stati Uniti, invece, manca una consapevolezza simile sulla necessità di regolamentarne l 'uso.

Il pomeriggio si è aperto con la sessione "Lo spazio dei dati" moderata da Monica Forni dell'Università di Bologna, dove sono stati affrontati diversi aspetti della gestione e la condivisione dei dati nella ricerca. Rosa Gini dell'ARS Toscana ha presentato l 'utilizzo dei dati del mondo reale nell 'EHDS (European Health Data Space). Valentina Pasquale dell'IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) ha illustrato il Dataverse dell'IIT, un repository per la conservazione e la condivisione dei dati della ricerca in modalità FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable). Daniele Cenni dell'Università di Firenze ha discusso modelli e strumenti per valorizzare i risultati della ricerca attraverso la Vetrina della Ricerca. Sara Di Giorgio di GARR e Giulia Caldoni dell'Università di Bologna hanno presentato Skills4EOSC, un progetto italiano per la formazione sulla scienza aperta in Europa e i risultati di un survey per la crezione di una rete di data steward in Italia. Sara Coppini dell'Università di Bologna ha discusso l 'importanza di una strategia comune per la diversità dei dati nella ricerca multidisciplinare. Mario Sicuranza dell'ICAR-CNR e Serena Fabrizio del CNR-IRCrES hanno presentato FOSSR, un 'iniziativa per promuovere la scienza aperta in Italia utilizzando strumenti innovativi nelle scienze sociali. Infine, è stata presentata l 'iniziativa EDITH per lo sviluppo della roadmap europea sui digital twin nell 'ambito sanitario. La sessione ha offerto una panoramica completa dei vari aspetti della gestione dei dati nella ricerca e delle iniziative che promuovono la scienza aperta in Italia e in Europa.

I lavori della giornata si sono conclusi con la sessione sulle tecnologie digitali per cultura e formazione, moderata da Simonetta Buttò del Ministero della Cultura, nella quale sono stati affrontati diversi argomenti di rilevanza nel campo.

Valentino Catricalà della SODA (School of Digital Arts) Gallery di Manchester ha parlato del rapporto tra arte e tecnologia, presentando diversi use case in cui gli artisti hanno precorso soluzioni tecnonologiche innovative.

Alessandro Bombini di INFN ha presentato un 'infrastruttura orientata al Cloud del Centro di Competenza per la Conservazione dei Beni Culturali, evidenziando l 'importanza delle nuove tecnologie per la conservazione del patrimonio culturale.

Serenella Valiani di IMT Lucca ha illustrato come sia possibile coinvolgere le ragazze delle scuole superiori nel campo della sicurezza informatica attraverso il progetto "Why Mary Can Hack: Effectively Introducing High-School Girls to Cybersecurity".

Maura Sandri di INAF ha presentato "Play INAF", un progetto che utilizza risorse digitali per la didattica dell'astronomia, offrendo nuovi strumenti per l 'apprendimento interattivo.

Francesca Pezzati dell'Università di Firenze ha affrontato il tema della didattica mista, esponendo interventi volti a migliorare l 'esperienza degli utenti nei sistemi di e-learning.

Francesco Romano del CNR Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari ha presentato il progetto IS-LeGI, focalizzato sulla didattica e formazione nel campo giuridico e informatico.

Franco Niccolucci, coordinatore dell'infrastruttura europea per l'archeologia ARIADNE, ha discusso dell'uso dei "gemelli digitali" nella digitalizzazione del patrimonio culturale, sottolineando come tali strumenti possano facilitare la conservazione e la diffusione delle opere d 'arte e dei beni culturali.

Infine, Matteo Zambelli del DIDA (Dipartimento di Architettura di Firenze) ha parlato dell'importanza di sfruttare l 'intelligenza collettiva nell 'educazione alle arti e al design, evidenziando come la collaborazione e l 'interazione possano arricchire l 'apprendimento in questi settori.

L'ultimo giorno, venerdì 16 giugno è stato dato ampio spazio alla cybersecurity: con uno sguardo ai nuovi trend per far fronte ad attacchi sempre più sofisticati, giocando d'anticipo e cambiando il paradigma verso una difesa predittiva. La sessione, moderata da Simona Venuti di GARR, è stata aperta da Stefan Umit Uygur, CEO e Co-Founder di 4Securitas, che ha sottolineato l 'importanza di adottare un approccio proattivo per contrastare i cyberattacchi. Sono seguiti poi gli interventi di Luca Giovanni Carbone di INFN che ha presentato le attività di coordinamento e gestione della cybersecurity nell 'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; di Mark Tysom, di JISC che ha parlato del ruolo chiave della formazione per sviluppare una cultura della sicurezza informatica. Nadina Foggetti di INFN nel suo intervento ha sottolineato l 'importanza del nuovo Regolamento Cyber Resilience Act (RCA) dell'Unione Europea, che definisce standard di sicurezza informatica per i prodotti digitali connessi in rete al fine di proteggere i consumatori, le imprese e promuovere l 'open source. Fabrizio Fioravanti, dell'Università di Firenze, ha messo l 'accento sulle strategie da adottare per la difesa dalle campagne di phishing simulato. Infine Wanda Nocerino dell'Università di Foggia, ha chiuso la sessione presentando un 'iniziativa per la prevenzione e il contrasto delle azioni di bullismo e cyberbullismo.

È seguita l'ultima sessione della giornata, dedicata al tema delle identità digitali, moderata da Giuseppe De Marco, dove è stato fatto il punto sulle principali novità a livello europeo e nazionale. Anders Sjöström, dell'Università di Lund, ha presentato l 'esperienza del progetto Puhuri, sottolineando la necessità di un livello di garanzia ragionevole nell 'accesso federato. Silvio Ranise, ha presentato le attività di ricerca ed innovazione principali portate avanti dal Centro per la Cybersecurity della Fondazione Bruno Kessler di Trento, che dirige. Davide Vaghetti di GARR ha presentato i profili di garanzia dell'identità digitale approvati dalla Federazione IDEM, consentendo l 'accesso a servizi avanzati per la ricerca e aumentando la sicurezza con procedure di accreditamento e autenticazione a più fattori. La sessione si è conclusa con l 'intervento di Vito Conforti, di INAF che ha presentato il sistema di gestione della sicurezza di INAF e dell'integrazione con il database dell'anagrafica dei dipendenti.

Il tema di quest 'anno, "Saperi interconnessi", ha evidenziato il ruolo unificante della rete GARR nel guidare il mondo della ricerca e dell'istruzione verso un futuro comune. Nel complesso, la conferenza GARR ha offerto un 'importante piattaforma di scambio e confronto multidisciplinare, evidenziando l 'importanza delle infrastrutture digitali e delle competenze avanzate per affrontare le sfide attuali e future del mondo della ricerca e dell'istruzione. La Direttrice Claudia Battista ha concluso la conferenza dando appuntamento al Workshop GARR a Roma dal 7al 10 novembre 2023.

Sito dell'evento: www.conf23.garr.it