ICDI
ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure) è l’iniziativa nazionale per l’Open Science Cloud, creata dai principali enti di ricerca italiani con l'obiettivo di promuovere sinergie a livello nazionale per rafforzare la partecipazione italiana a EOSC.
ICDI riunisce gli esperti provenienti dalle maggiori infrastrutture di ricerca e infrastrutture digitali di interesse nazionale, tra cui i nodi nazionali delle grandi infrastrutture ESFRI, con l’obiettivo di promuovere la transizione verso il paradigma della Scienza Aperta e la diffusione delle pratiche FAIR di gestione dei dati, trovando soluzioni per la loro condivisione e riuso e la creazione di nuova conoscenza basata sui dati
TeRABIT
TeRABIT è un’infrastruttura di ricerca finanziata con fondi PNRR. L’obiettivo è proporre uno sviluppo nei modelli di uso ed accesso al calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing) offrendo soluzioni all’avanguardia per la comunità scientifica italiana e connessioni di rete nell’ordine del Terabit per secondo. Il progetto integra e potenzia tre grandi infrastrutture di ricerca strategiche nazionali: la rete della ricerca nazionale GARR-T, il nodo HPC PRACE-Italy di OGS, presso CINECA ed il sistema di servizi cloud distribuito HPC-BD-AI dell’INFN
ICSC
ICSC è uno dei 5 Centri Nazionali istituiti dal PNRR. Progetto unico in Europa, mira a creare un ecosistema dedicato a tutte le esigenze di calcolo per la ricerca e le applicazioni industriali ICSC è organizzato con un hub centrale e diversi spoke, per coprire le varie aree tematiche. GARR è tra i partner dell’iniziativa ed è coinvolto, per il potenziamento della rete GARR-T, nello spoke “Infrastruttura cloud di supercalcolo”, che ha il compito di gestire e coordinare l’infrastruttura dei sistemi HPC e Big Data a livello nazionale ed è trasversale a tutte le altre aree tematiche.
Skills4EOSC
L'obiettivo principale del progetto è quello di coordinare una rete di centri di competenza a livello nazionale, regionale e tematico per lo sviluppo delle competenze necessarie per praticare la scienza aperta, applicare i principi FAIR nella gestione dei risultati della ricerca e partecipare al European Open Science Cloud. Il consorzio comprende 44 istituzioni in 18 paesi, tra beneficiari e terze parti. La proposta di progetto rappresenta il primo progetto in cui partecipano 10 istituzioni italiane appartenenti all'iniziativa nazionale.
GÉANT-GN4-3N
GN4 Phase 3 Network è un ambizioso progetto della durata di 60 mesi che mira a ristrutturare la dorsale europea della ricerca GÉANT al fine di estendere e migliorare l’accesso alla rete e ai servizi cloud e delle infrastrutture digitali da parte agli utenti europei, indipendentemente da dove si trovino. L’obiettivo è quello di migliorare capacità, resilienza, affidabilità e flessibilità della rete GÉANT e di offrire l’accesso alla rete ad altissima capacità, contribuendo così a ridurre il digital divide.
GÉANT- GN5-FPA
Nel quadro strategico GN5-FPA, della durata di 7 anni, GÉANT mira a migliorare la connettività e i servizi per la ricerca in Europa, colmando il divario tra regioni sviluppate e meno sviluppate. L'obiettivo è quello di fornire servizi sicuri, economici, altamente disponibili e affidabili per la connettività ad altissima velocità, l'inter-federazione dell'identità, la mobilità, i servizi e le soluzioni di trust & identity.
GÉANT- GN5- IC1
GN5-IC1 prevede un nuovo piano e implementazione per un programma di investimenti in connettività intercontinentale e mira ad affrontare la crescente domanda di capacità di rete. L'obiettivo principale è guidare una trasformazione nelle infrastrutture digitali scientifiche e computazionali per i prossimi 10-15 anni. Il progetto contribuirà a garantire capacità sufficiente tramite acquisizioni e implementazioni di collegamenti durante il progetto o mediante una strategia per investimenti futuri.
GÉANT- GN5-1
GN5-1 mira a fornire un'infrastruttura di connettività più veloce, resiliente e sicura, insieme a servizi di collaborazione, per agevolare l'accesso di ricercatori e studenti a programmi che favoriscono la collaborazione efficace tra team di ricerca virtuali in tutto il mondo. Il progetto affronterà le priorità di Horizon Europe in ambiti come la sicurezza dei dati e il controllo di accesso e l'innovazione tecnologica e punterà ad espandere l'utenza delle reti di ricerca e istruzione (NREN) al di fuori delle tradizionali comunità scientifiche e di ricerca, consentendo la connessione e l'accesso allo spazio europeo dei dati.
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Antonio Ruberti
Antonio Ruberti, in qualità di Ministro dell'Università e della Ricerca, ha istituzionalizzato nel 1990 il GARR, nato tre anni prima come Gruppo Armonizzazione Reti della Ricerca, per per far fronte in modo compatto ed unitario alle iniziative dei Programmi Quadro della Commissione Europea mettendo insieme le reti informatiche di CNR, ENEA, INFN e dei consorzi interuniversitari come CILEA, CINECA.
Ruberti mise a disposizione un finanziamento di 5 miliardi di lire con lo scopo di fondere le reti dei vari enti in un'unica rete, la rete GARR, per ottenere un rendimento ed un'efficienza maggiori a costi minori.
La lungimiranza di Antonio Ruberti permette oggi alla Comunità Accademica e di Ricerca italiana di avere a disposizione un'infrastruttura di alta qualità e ad alte prestazioni, al pari con gli altri paesi nel resto d'Europa.
Per conoscere la biografia di Antonio Ruberti si rimanda al sito della Fondazione Antonio Ruberti.