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Cavi tranciati: a Trieste passando per Lubiana

Pubblicato il 10 Gennaio 2019

Un cavo accidentalmente tranciato durante i lavori del cantiere per la terza corsia dell’A4 ha causato l’interruzione totale del servizio internet in un’ampia area della pianura Friulana.

Da Lignano Sabbiadoro a San Giorgio di Nogaro, l'interruzione ha lasciato i clienti di tutti gli operatori dell’area senza connessione e costringendo i tecnici a lavorare fino a notte fonda per trovare una soluzione di ripristino temporanea.

Infatti il danno è stato molto serio e tutti i cavi su quel percorso sono stati danneggiati: la riparazione definitiva necessiterà inoltre di tempi ancora più lunghi. Tra i cavi tranciati, anche quelli su cui viaggia il collegamento in fibra ottica della rete GARR tra Milano e Trieste. Fortunatamente è stato possibile ridurre di moltissimo i disagi per gli utenti della rete della ricerca GARR interessati dal problema, grazie alla tempestività dell’intervento dei team NOC e operations e alla preziosa collaborazione con la rete della ricerca slovena ARNES e con la dorsale europea GÈANT, che ha permesso di rendere Trieste di nuovo raggiungibile attraverso un percorso certamente insolito, ma con un’interruzione del servizio di non più di due ore. “Trieste è collegata con un doppio link alla rete, ma in quel tratto il percorso di entrambe le fibre passa accanto allA4 (non a caso per lo sviluppo futuro della rete a nordest è prevista la differenziazione completa dei percorsi).
Così quando i cavi sono stati tranciati, entrambi i link sono andati giù” spiega Marco Marletta, Access Port Manager della rete GARR “Per ovviare al problema abbiamo immediatamente contattato i colleghi di ARNES e di GÈANT e in meno di un’ora abbiamo creato un collegamento VPN di livello 2 che raggiungeva Trieste passando per la Slovenia e la dorsale europea.” Questa soluzione mostra ancora una volta l’utilità di avere fibre transfrontaliere con i nostri vicini e più in generale della collaborazione con le altre reti della ricerca. In particolare, proprio con la Slovenia c’era già in programma di realizzare una soluzione di mutuo backup in pianta più stabile e questo incidente non fa che dimostrarne l’utilità.