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L’Italia in prima linea verso la Scienza Aperta europea

Pubblicato il 21 Dicembre 2020

Eletta Marialuisa Lavitrano nell’organo direttivo della Associazione dell'European Open Science Cloud.

La prima assemblea generale della EOSC Aisbl, organizzazione internazionale che realizzerà la visione europea della scienza aperta, ha visto l’elezione con mandato triennale dell’italiana Marialuisa Lavitrano nel primo organo direttivo dell’Associazione. Professoressa ordinaria di patologia generale dell’Università di Milano Bicocca e direttrice di BBMRI.it, nodo Italiano dell’Infrastruttura Europea delle Biobanche (BBMRI-ERIC), Lavitrano è stata candidata da ICDI (Italian Computing and Data infrastructure), l’iniziativa che raccoglie i principali enti di ricerca e infrastrutture italiane e fortemente sostenuta dal CNR, da INFN, dall’Ateneo di Milano-Bicocca e da tutta la comunità delle università oltre che della ricerca nazionale, ricevendo anche il supporto delle infrastrutture di ricerca e delle università europee.

«La pandemia che stiamo vivendo ha dimostrato in modo drammatico la necessità di una condivisione più ampia, trasparente, tempestiva e transnazionale dei dati di ricerca per trovare risposte alle sfide poste dall’epidemia - ha detto Marialuisa Lavitrano - l'emergenza COVID 19 non è l'eccezione, ma solo un'ulteriore conferma delle grandi sfide scientifiche globali del nostro tempo e di quelle future, dal cambiamento climatico alla lotta a malattie come il cancro o l’Alzheimer alla sicurezza energetica e alimentare. EOSC è il modo giusto per raggiungere questi scopi promuovendo la fondamentale importanza della scienza aperta non solo per i ricercatori, ma per l’intera società».

EOSC è un’iniziativa lanciata dalla Commissione europea nel 2018 con l'obiettivo di realizzare la visione di un European Research Data Commons, in cui i dati siano reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili (FAIR) oltre i confini e le discipline scientifiche, con l’obiettivo di rendere più efficienti, inclusivi e trasparenti i processi scientifici e migliorare il ritorno dell'investimento nella ricerca.

Al centro di questa impresa vi è la EOSC Association, che riunisce coinvolge università, enti di ricerca, agenzie di finanziamento e infrastrutture di ricerca e rappresenta uno dei tasselli fondamentali per la co-progettazione e la realizzazione di EOSC: attraverso la formalizzazione di un accordo di partenariato con la Commissione europea, l’associazione definirà l’agenda strategica per la realizzazione della Open Science Cloud nei sette anni del prossimo programma quadro Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione e orchestrerà la sua realizzazione.

Nel corso dell’assemblea generale, che si è svolta ieri, 17 dicembre, in videoconferenza a causa delle restrizioni legate alla pandemia, i 140 delegati di infrastrutture di ricerca e di istituzioni scientifiche ed accademiche di tutta Europa hanno eletto il primo direttivo, che accompagnerà l’associazione nelle sue prime azioni. La comunità scientifica ed accademica italiana è in prima fila per raggiungere questo obiettivo e l’elezione della professoressa Lavitrano con il maggior numero di preferenze rappresenta un riconoscimento di questo ruolo di leadership.

Karel Luyben, rettore dell’Università tecnica di Delft e chair di CESAER, la conferenza delle università politecniche europee, è stato proclamato Presidente. Marialuisa Lavitrano ha raccolto il maggior numero di preferenze ed è stata eletta componente del BoD con un mandato di tre anni, insieme alla francese Suzanne Dumouchel (CNRS) e al tedesco Klaus Tochtermann (ZBV). Sono stati eletti inoltre con mandato di 2 anni Ignacio Blanquer (UPV) e Sarah Jones (GEANT), mentre con un mandato di un anno Wilhelm Widmark (SU), Bob Jones (CERN) e Ronan Byrne (HEAnet).

Maggiori informazioni

EOSC e EOSC Association

Il Cloud europeo per la scienza aperta (EOSC), è un’iniziativa lanciata dalla Commissione Europea nel novembre 2018. EOSC sta realizzando una piattaforma che, attraverso la federazione delle infrastrutture di dati esistenti e future, fornirà a ricercatori, innovatori, imprese e cittadini europei un ambiente con servizi aperti per la gestione, l’analisi e il riuso dei dati della ricerca, interessando le varie discipline.

L’Associazione EOSC, costituita lo scorso luglio 2020, è un passo importante verso la realizzazione di EOSC e svolge un ruolo cruciale nel raccogliere, in un’unica struttura, gli stakeholder interessati e in particolare gli enti mandatari, tra cui la rete italiana ICDI, e le iniziative nazionali per l’Open Science (NOSCI) che coordinano a livello nazionale la partecipazione delle organizzazioni che svolgono attività di ricerca e gli operatori delle infrastrutture di ricerca, al fine di contribuire attivamente e monitorare i futuri sviluppi dell'EOSC. Nel corso della prima assemblea generale del 17 dicembre i quattro membri fondatori dell'Associazione EOSC - CESAER, CSIC, ICDI e GÉANT - hanno accolto e approvato ufficialmente 142 membri, di cui 21 organizzazioni con mandato nazionale, oltre a 49 osservatori.

ICDI

ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure) riunisce le Infrastrutture di Ricerca e Digitali, e gli Enti Pubblici di Ricerca italiani con ruolo di rappresentanza nazionale tramite GARR, che ha l’obiettivo di promuovere sinergie a livello nazionale e a ottimizzare la partecipazione italiana alle sfide europee e globali (EOSC, EDI, HPC). Oggi ICDI ha la forma di un Protocollo d'Intesa sottoscritto da Area Science Park, CINECA, CNR, Elettra Sincrotrone, ENEA, GARR, INAF, INFN, INGV, OGS, SISSA e Università di Milano-Bicocca e aperto alla partecipazione di nuovi enti. ICDI è uno dei quattro enti fondatori dell'Associazione EOSC: l'atto costitutivo è stato firmato il 29 luglio 2020 a Bruxelles da rappresentanti del GARR, del CSIC (con un analogo ruolo di rappresentanza nazionale delle attività di dati scientifici per la Spagna) e da due organizzazioni europee: CESAER e la rete GÉANT. ICDI può quindi essere considerato un punto di contatto per il coordinamento della partecipazione italiana alle iniziative di sviluppo dell'EOSC.