Diario del Workshop 2021
Vi raccontiamo il Workshop GARR 2021 "Net Makers - La comunità che innova la rete", che si è tenuto online dall’8 al 12 novembre.
Il programma, articolato su 5 mattinate, ha affrontato i seguenti temi: le reti e le infrastrutture di ricerca ed i possibili scenari futuri, l’evoluzione GARR-T, Data Centre Network, le applicazioni di rete innovative, cloud, cybersecurity e identità digitali oltre al focus sulla Cloud nazionale e la sovranità digitale.
La playlist del Workshop GARR 2021 - vedi su GARR.tv
Ripercorriamolo insieme:
Reti e infrastrutture di ricerca: modelli per il futuro
La prima sessione, moderata dal direttore GARR Federico Ruggieri, è stata dedicata a come la ricerca stia cambiando e di come le reti stiano diventando sempre più importanti per supportare questo cambiamento. Tommaso Boccali (INFN) ha presentato l’evoluzione dei modelli di calcolo per la fisica e impatto sulle retievoluzione dei modelli di calcolo per la fisica e impatto sulle reti, in particolare ha parlato dell’importanza dei data lake per LHC e del ruolo imprescindibile che ha la rete nel fare da collante tra storage e CPU. Andrea Possenti (INAF) ha parlato di SKA, il più grande radiotelescopio mai costruito, e dalle imponenti quantità di dati che questo distribuirà tra i due supercomputer in Sud Africa ed in Australia. Paolo Villoresi (Università di Padova) ha affrontato il tema della Quantum Communication, con le sue opportunità e sfide, descrivendo le tecniche e le applicazioni delle comunicazioni e delle tecnologie quantistiche a lunghe distanze, sulla superficie della Terra e dalla Terra a un terminale orbitante nello Spazio.
Evoluzione GARR-T
Nella sessione dedicata all’innovazione della rete GARR e moderata da Mauro Campanella, è intervenuto Massimo Carboni con un excursus sullo sviluppo della rete GARR-T partendo dalla rete così com’è oggi e dai suoi limiti. GARR-T non sarà quindi una rete commodity ma una rete a servizio delle applicazioni, con capacità elevatissime, molto capillare, con strumenti di automazione per analizzare in modo rapido il comportamento delle infrastrutture per riadattarli alle necessità e che vedrà la partecipazione attiva e costante della comunità. Paolo Bolletta ha spiegato l’architettura e la tecnologia di GARR-T e la vice direttrice Claudia Battista ne ha presentato i servizi e le funzionalità, con l’obiettivo di avere una rete sempre più integrata con le applicazioni e la possibilità per gli utenti di selezionare direttamente i servizi di rete per la loro configurazione e attivazione.
Data Centre Network
Nella sessione dedicata a quella che a tutti gli effetti si sta presentando come la tecnologia del futuro, Giancarlo Viola ha presentato l’evoluzione del networking nei Data Centre, dalla LAN alla WANevoluzione del networking nei Data Centre, dalla LAN alla WAN, seguito da Stefano Zani (INFN), con un intervento sulle possibili architetture e soluzioni di rete per un centro di calcolo scientifico di tipo HTC architetture e soluzioni di rete per un centro di calcolo scientifico di tipo HTC (High Throughput Computing), e da Ermann Ripepi (CNR-IMAA), con il caso d’uso del data centre del CNR-IMAA che eroga servizi operativi H24, grazie a una infrastruttura di networking di tipo spine/leaf IP Fabric EVPN/VxLAN. A seguire l’intervento di Luca Nannipieri (INGV) su come rendere i linked data più affidabili con una soluzione di failover facile da implementare (il metodo FIRM).
Applicazioni di rete innovative
Nello spazio dedicato alle applicazioni innovative, guidati dal moderatore Enrico Ardizzoni (Università di Ferrara), abbiamo parlato di Machine Learning applicato al piano di controllo in reti ottiche parzialmente disaggregate con Vittorio Curri (Politecnico di Torino) ma anche dell’automazione applicata a GARR-T, basata su intelligenza artificiale e machine learning (Fabio Farina). I colleghi delle reti della ricerca francese e polacca, Frédéric Loui (RENATER) e Łukasz Lopatowski (PSNC) hanno invece presentato il progetto di GÉANT NMaaS, acronimo di Network Management as a Service. Si tratta di un servizio pensato soprattutto per reti di campus, piccole organizzazioni e progetti di ricerca distribuiti che non hanno risorse sufficienti per sviluppare e mantenere la loro infrastruttura di network e service management.
Per completarela sessione, sono stati illustrati i primi risultati dell’esperienza collaborativa di GARR Lab, presentata da Damiano Verzulli insieme ad alcuni esponenti della community dei “GARRistini”, gli studenti Marco Bauce (Università La Statale di Milano), Francesco Di Nucci, Giuseppe Masino e Donato Perruso (Università di Salerno).
Gestione della sicurezza
Il panel moderato da Leonardo Lanzi (GARR CERT) è stato dedicato al tema della gestione e del coordinamento della sicurezza all’interno delle organizzazioni connesse a GARR, interrogandosi sulla la figura del referente cybersecurity per la rete GARR. Hanno partecipato alla discussione rappresentanti da tutta la comunità e, nello specifico, Laura Biagiotti (European University Institute), Michele Pinassi (Università di Siena), Salvatore Todaro, Enrico Venuto (Politecnico di Torino) e Massimo Villari.
Cybersecurity
E sempre sul tema della sicurezza si è sviluppata la sessione moderata da Davide Vaghetti (GARR IDEM), durante la quale sono stati presentati strumenti e buone pratiche. È il caso di Sirtfi, un nome complicato che nasconde uno strumento per la gestione degli incidenti di sicurezza in ambito federato, presentato da Barbara Monticini, Simona Venuti (GARR). Il vincitore della borsa di studio Orio Carlini, Luca Gioacchini (Politecnico di Torino) ha presentato PDarkVec, uno strumento per l’analisi automatica del traffico Darknet mediante Word Embedding, mentre Daniele Albrizio (Università di Trieste) ha presentato l’esperienza dell’ateneo triestino nel gestire la sicurezza in eduroam, con tanti suggerimenti utili per la comunità.
Identità digitali
Barbara Monticini (GARR IDEM) ha moderato la sessione dedicata alle identità digitale, dove non poteva mancare la presentazione di Davide Vaghetti su eduID: il progetto con INDIRE per Erasmus+, seguita dal report del gruppo di lavoro CTS IDEM su SPID CIE EIDAS e Proxy, presentato da Andrea Ranaldi (ISPRA). A completamento della sessione, la presentazione del Servizio di Distribuzone Metadata di GARR IDEM, di Mario Di Lorenzo (GARR) e quella su INDIGO Identity and Access Management (IAM) da parte di Andrea Ceccanti (CNAF).
Servizi e federazioni
Nella sessione dedicata ai servizi GARR e moderata da Fabio Farina, sono stati presentati eduroam, le sue novità (Pasquale Mandato) e l’evoluzione a livello globale (Paul Dekkers, SURFnet); il servizio SCARR, per la scansione della sicurezza delle reti (Vincenzo Caracciolo); BlueMeet as-a-service, un modello di federazione per offrire risorse per le web-conference opensource (Gianni Marzulli) e il caso d’uso del servizio OpenMeet per la gestione dei concorsi in università (Vincenzo Virgilio, Università di Palermo).
Infrastrutture Cloud
La sessione dedicata alla tecnologia cloud, e moderata da Alberto Colla del dipartimento CSD, si è aperta con la presentazione di Alex Barchiesi del modello della cloud federata GARR, seguita dall’intervento di Sergio Rabellino (Università di Torino) sul supporto universale alle GPU in un cloud Openstack/Juju: configurazione e performance.
Marco Tangaro (CNR-INFN) ha portato un caso d’uso da parte della comunità biomedica, presentando il tema della protezione e gestione dei dati per la comunità delle Scienze della Vita. Eva Sciacca (INAF) ha presentato i requisiti per l’infrastruttura cloud per lo SKA Regional Center e Andrea Dell'Amico (CNR- ISTI) il caso d’uso dell’infrastruttura D4Science.
Sovranità digitale
A conclusione del workshop, Luigi Garofalo (Key4Biz) ha moderato il panel “Cloud nazionale e sovranità digitale: quale strategia per il Paese?”panel “Cloud nazionale e sovranità digitale: quale strategia per il Paese?” che si è interrogato su come le scelte di oggi siano importanti per l’immediato futuro e abbiano un impatto sullo sviluppo delle competenze all’interno delle organizzazioni stesse. Affidarsi in modo esclusivo alle Big Tech pone un tema di sovranità digitale, in termine di sicurezza e di protezione dei dati, e quindi è importante capire se ci sono dei modelli alternativi, delle best practice che possono essere condivise. Partendo dalla definizione della strategia Cloud Italia, il dibattito si è acceso tra i partecipanti: Paolo de Rosa (Dipartimento per la Trasformazione Digitale), Vincenzo Di Nicola (INPS), Antonio Baldassarra (Consorzio Italia Cloud), Gianluca Mazzini (Lepida) e il direttore GARR Federico Ruggieri.
Al termine, Claudia Battista, vicedirettrice GARR e coordinatrice del dipartimento Network, ha chiuso i lavori e tratto le conclusioni da questo secondo workshop in formato completamente online.
Non dimentichiamo poi i corsi di formazione su Penetration Testing, Open Access, Workshop GARR - AgID sulla Cyber Security e sulla Gestione degli incidenti di sicurezza in ambito federato. Alcune registrazioni sono disponibili su: learning.garr.it, GARR.tv e sul canale Youtube del GARR.