Arrivederci TNC22
Dopo un’intensa settimana di networking, formazione e condivisione si è conclusa l’edizione 2022 di TNC, la conferenza internazionale delle reti della ricerca che quest’anno, e dopo ben 15 anni dall’ultima edizione italiana, è stata ospitata nella meravigliosa cornice della città di Trieste.
I presenti sono stati numerosi, 735 partecipanti di ben 69 nazionalità diverse, mentre l’evento è stato sentito e condiviso online con una partecipazione in streaming di circa 500 utenti. I contenuti sono stati ricchi: 122 speaker si sono alternati sul palco e nelle sessioni parallele, parlando di cybersecurity, trust&identity, next generation networking ma anche formazione, cloud e diplomazia scientifica.
Tra i keynote speaker, ne ricordiamo due in particolare: Filippo Giorgi (ICTP), esperto internazionale di climatologia e co-vincitore del Premio Nobel per la pace nel 2007, insieme al comitato esecutivo dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Il suo stimolante intervento sul cambiamento climatico e sulla necessità di includere le attività umane nei modelli predittivi sul clima ha smosso le coscienze e dato slancio al dibattito sull’adozione di nuove tecnologie in difesa del clima.
Altra keynote di grande rilievo è stata la dottoressa Gihan Kamel, Principal Scientist al Synchrotron-light per l’Experimental Science and Applications in the Middle East (SESAME), che ha parlato del ruolo di SESAME non solo come centro di ricerca pionieristico, ma anche del suo ruolo di “ponte” per portare la pace e di veicolo per la crescita economica in un’area geografica martoriata da decenni di conflitti
Per l’Italia i contributi sono stati numerosissimi:
- il 14 giugno, nella sessione dedicata a Trust&Identity, Giuseppe De Marco (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) ha presentato la federazione italiana OIDC nella sessione progetto mentre Fabio Pedretti (Università di Brescia) ha presentato la demo intitolata: "Securing a network with blacklisting of malicious domain names and IPs". Nei lightning talk, Claudio Pisa ha parlato della virtualizzazione della GPU tra diverse macchine virtuali, con la presentazione "Share a single GPU to multiple VMs through GPU virtualisation".
- Il 15 giugno la nostra Gloria Vuagnin (GARR) ha presieduto la sessione "Optics: Shine A Light" dedicata alle tecnologie ottiche. Qui Paolo Bolletta (GARR) ha presentato il progetto lo Spectrum Sharing Service, progetto su cui GARR ha lavorato negli scorsi mesi. Nella sessione dedicata alla comunità della ricerca, "Building Real Stuff for Research Communities", hanno parlato di telemedicina Michele Bava (Università degli Studi di Trieste) e Raffaella Dobrina (IRCCS Burlo Garofolo) mentre i nostri Alberto Colla e Alex Barchiesi hanno presentato la Federazione Cloud GARR. Lo stesso giorno, Claudio Allocchio (GARR) ha presieduto la sessione "Networking: From Projects to Platforms" dove il nostro Mauro Campanella è intervenuto con "Diving in Data Plane Programming, silicon and oceans of data" mentre Damiano Verzulli (GARR) ha portato l'esperienza di GARRLab e del GÉANT Network Management-as-a-Service.
- Il 16 giugno, nella sessione "Real Life Network Orchestration", Fabio Farina (GARR) ha presentato il caso dell’automazione nella nuova rete al Terabit GARR-T; Claudio Allocchio ha presieduto la sessione "Pot Luck Networking", dedicata a diversi approcci di network management. Lo stesso giorno il nostro Claudio Pisa ha presentato il gruppo di lavoro (BOF) "Community Cloud Operators", un modello aperto di servizi cloud basati su software open source messo a disposizione su hardware delle reti della ricerca. Infine nella sezione dedicata alle demo, Carmine Scarpitta e Giulio Sidoretti (Università di Roma Tor Vergata) hanno presentato "EveryWAN: an open source solution to deploy advanced SD-WAN services".
- E per finire, per il GÉANT Future Talent Programme tra i partecipanti c’è stato anche un borsista GARR: Idio Guarino, dell’Università Federico II di Napoli.
Non possiamo non menzionare l’inedita performance musicale che ha accompagnato l’apertura della conferenza. Composta per l’occasione e frutto di un’ampia collaborazione internazionale, la performance ha visto musicisti di diversi paesi suonare in insieme in contemporanea da tre città: Trieste, Vienna e Tallinn, sfruttandola potenza di LoLa (Low Latency), il sistema audio-video sviluppato da GARR e dal Conservatorio Tartini di Trieste e ormai conosciuto e utilizzato in tutto il mondo. Grazie a LoLa e i link ad alta velocità della fibra ottica delle reti della ricerca, si sono esibiti in real-time tre musicisti di live electronics della rete polacca PSNC dall’Auditorium Generali del TCC a Trieste, un violoncellista dall’Accademia della musica e del teatro di Tallinn in Estonia e due musicisti di marimba dall’Università della musica e delle arti performative di Vienna in Austria.
Un supporto fondamentale alla rete GARR per la buona riuscita dell’organizzazione dell’evento è stato fornito da LightNet, l’infrastruttura digitale che connette gli enti di ricerca della regione fra loro e con la rete nazionale GARR. L’Università degli Studi di Trieste è capofila dell’iniziativa LightNet, operativa fin dal 2006.
Oltre a LightNet e l’Università di Trieste, TNC22 vede tra i partner locali che hanno contributo all’evento: Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, ICTP - Centro Internazionale di Fisica Teorica "Abdus Salam", SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Museo Storico e Parco del Castello di Miramare, Trieste Trasporti, Società dei Concerti Trieste, PromoTurismoFVG.
GARR, che proprio a Trieste aveva organizzato la primissima edizione di questa conferenza, con il convegno RARE del 1989, ora passa il testimone a RASH, la rete della ricerca albanese, che nel 2023 ospiterà TNC nella città di Tirana.